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Hermann Kinkelin

Nel periodo antecedente la Prima guerra mondiale, agli albori dello Stato sociale, Hermann Kinkelin (1832-1913) è uno tra gli esperti in assicurazioni sociali più influenti a livello nazionale.

Figlio di una famiglia di commercianti, Kinkelin studia matematica a Zurigo, Losanna e Monaco di Baviera. Ottenuto il diploma, nel 1860 inizia a lavorare come insegnante alla scuola di arti e mestieri di Basilea, di cui diventa a due riprese rettore (1866-68 e 1875-1903), e dal 1865 al 1895 affianca a questa attività anche quella di professore straordinario di matematica all’università della città renana. Più che all’aspetto teorico, Kinkelin si interessa alle applicazioni pratiche della matematica e in particolare alla matematica attuariale. Parallelamente alla carriera accademica, intraprende anche una carriera politica come esponente dell’ala progressista in materia di politica sociale dei radicali e del Partito radicale democratico. Nel 1877 diventa membro del Consiglio dell’educazione di Basilea-Città e nei lunghi anni di appartenenza a questo collegio si adopera per migliorare la scuola pubblica. Dal 1867 al 1886 è deputato nel Parlamento cantonale e nel 1890 entra in Consiglio nazionale dove rimarrà fino al 1899.

Parallelamente, Kinkelin si occupa di questioni attinenti alle assicurazioni private e alle assicurazioni sociali. Dal 1877 al 1913 è membro di direzione della compagnia di assicurazioni sulla vita Patria. Il suo interesse per le assicurazioni sociali è legato a doppio filo al suo impegno per la Società svizzera di statistica, da lui co-fondata nel 1864 e di cui sarà presidente dal 1877 al 1886. È attivo anche nella Società di statistica ed economia politica a Basilea e dirige i censimenti federali del 1870 e del 1880. Su incarico della Società svizzera di statistica, nel 1868 e nel 1887 pubblica due importanti rapporti sulle società di mutuo soccorso private in Svizzera e sui loro modelli assicurativi soprattutto nel settore dell’assicurazione malattia, vecchiaia e invalidità. Gli studi di Kinkelin mostrano l’esistenza di diversi punti deboli nella tecnica assicurativa di tali casse e depongono a favore di un rafforzamento della regolamentazione statale in questo settore (Dibattito sulle basi di calcolo intorno al 1900).

Nel 1890, chiamato alle urne, il popolo svizzero accoglie l’articolo costituzionale che autorizza la Confederazione a legiferare in materia di assicurazione malattie e infortuni. Il Consiglio federale invita Kinkelin quale rinomato esperto in assicurazioni a portare avanti senza indugio, insieme al consigliere nazionale Ludwig Forrer e ai funzionari Christian Moser e Johann Jakob Kummer, i lavori concettuali preliminari per la prevista legge federale sull’assicurazione contro le malattie e gli infortuni (LAMI). In questa funzione, nel 1891 intraprende insieme a Moser un viaggio di studio in Germania e Austria, durante il quale esamina a fondo le più recenti leggi sullo Stato sociale. Nel 1893 partecipa come esperto alla commissione consultiva incaricata di elaborare un progetto di LAMI da sottoporre al Parlamento e della quale è una delle voci più influenti insieme a Moser, Kummer e Forrer. Nel 1900, in vista della votazione popolare sul disegno della LAMI, si attiva tra i sostenitori, ma contrariamente alle attese la nuova legge viene sonoramente bocciata. Da questo momento Kinkelin inizia progressivamente a ritirarsi dai propri impegni professionali e, poco dopo l’accettazione in seconda battuta della LAMI nel 1912, si spegne a Basilea.

Literatur / Bibliographie / Bibliografia / References: Lengwiler, Martin (2006), Risikopolitik im Sozialstaat. Die schweizerische Unfallversicherung 1870-1970, Köln. Simon, Christian, Naturwissenschaften in Basel im 19. und 20. Jahrhundert. Die Philosopisch-Naturwissenschaftliche Fakultät der Universität, Beitrag zur Online-Publikation « 550 Jahre Universität Basel », Basel 2010; http://www.unigeschichte.unibas.ch/cms/upload/FaecherUndFakultaeten/Downloads/CSimon_NaturwissenschaftenBasel.pdf. HLS / DHS / DSS: Kinkelin, Hermann.

(12/2014)