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Dagli anni 1960, i tentativi a riguardo di una revisione della legge sull'assicurazione malattie (LAMI) si sono confrontati con un problema complesso. Mentre i partiti del centro-sinistra ritengono le prestazioni dell'assicurazione malattie insufficienti, i partiti borghesi criticano la crescita incontrollata dei costi nel settore sanitario. L'espressione «esplosione dei costi» si trova presto sulla bocca di tutti.
Dopo il fallimento, nel 1974, della revisione totale, le autorità federali si vedono costrette ad agire. Nel 1977, per contenere l'aumento dei costi, la Confederazione congela i sussidi federali al livello attuale. Parallelamente, il Governo e le Camere federali adottano un programma immediato volto a ridurre i costi e i deficit. Per evitare un ennesimo fallimento, il programma prevede solamente una revisione parziale della LAMI, che esclude riforme radicali come l'introduzione dell'obbligo assicurativo generale, nuovi metodi di finanziamento o miglioramenti sostanziali delle prestazioni.
Nel 1987, il Parlamento approva il relativo disegno di legge. Da un lato, la revisione parziale prevede una maggiore partecipazione ai costi da parte degli assicurati, i quali dovrebbero pagare una franchigia annuale e un'aliquota percentuale doppia (20%). Dall'altro propone di contenere i costi introducendo misure di controllo nel settore delle cure e nuove regole in materia di tariffe e sussidi federali. Inoltre è prevista una moderata estensione delle prestazioni, tra cui la copertura integrale dei costi dei soggiorni in ospedale da parte dell'assicurazione malattie e il potenziamento delle cure a domicilio. La revisione rinuncia invece all'istituzione di un'assicurazione obbligatoria d'indennità giornaliera.
Ad affossare il progetto del 1987 è un aspetto secondario. Per attuare, seppur tardivamente, il mandato costituzionale di un'assicurazione maternità, le autorità abbinano la revisione parziale della legge sull'assicurazione malattie a una modifica dell'ordinamento sulle indennità per perdita di guadagno. Il progetto prevede delle indennità di maternità per un periodo di 16 settimane. I costi verrebbero finanziati in pari misura dai lavoratori e dai datori di lavoro mediante contributi salariali. L'Unione svizzera delle arti e mestieri e l'Unione svizzera degli imprenditori vi si oppongono lanciando un referendum.
Il 6 dicembre 1987, l'elettorato svizzero boccia a larga maggioranza la revisione parziale della LAMI con il 71,3 per cento di voti contrari. Viene così mantenuto lo status quo legislativo del 1964.
Literatur / Bibliographie / Bibliografia / References: Bernardi-Schenkluhn Brigitte (1992), Das Gesundheitssystem der Schweiz. Akteure, Strukturen, Prozesse und Reformstrategien, in Schriftenreihe der SGGP, 24, 1-191; Uhlmann Björn, Braun Dietmar (2011), Die schweizerische Krankenversicherungspolitik zwischen Veränderung und Stillstand. Zurigo; Schuler Thomas, Frei Andreas (1987), Die Teilrevision der Krankenversicherung, Aarau.
(12/2015)