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Con lo scoppio della Seconda Guerra mondiale, la massima priorità fu data alla sicurezza economica dei soldati e delle loro famiglie. Durante la Prima Guerra mondiale, la mancanza di una rete di sostegno aveva notevolmente contribuito all’acutizzarsi delle tensioni sociali, poiché coloro che prestavano servizio al fronte non ricevevano altro stipendio che il soldo. Anche dopo la guerra, lo Stato non era tenuto a indennizzare i militari per le perdite di salario subite. Nell’economia privata le regole variavano a seconda dei settori e delle categorie di lavoratori. Il 20 dicembre 1939 il Consiglio federale decise quindi l’introduzione di una prima indennità per perdita di salario. Nel 1940 l’indennità per perdita di salario e di guadagno (IPG) fu estesa anche ai lavoratori indipendenti. L’assicurazione, finanziata con contributi dei salariati e dei datori di lavoro (2 per cento del salario), della Confederazione e dei Cantoni, garantiva ai militi sposati fino al 90 per cento del loro salario. Per i celibi la prestazione rimase piuttosto modesta. Per assecondare i datori di lavoro, il Consiglio federale assegnò il disbrigo della maggior parte delle procedure assicurative alle casse di compensazione professionali. L’unica istituzione federale era il Fondo centrale di compensazione, che riequilibrava i conti delle singole casse.
Dopo l’assicurazione contro gli infortuni, l’IPG era il secondo ramo assicurativo obbligatorio in Svizzera. Il suo rapido successo ne fece ben presto un modello per l’AVS. L’IPG non tutelava però solo dalla perdita di guadagno e dalla povertà. La sua impostazione relativamente generosa disincentivava le donne sposate dall’esercitare un’attività lucrativa, contribuendo quindi a consolidare la ripartizione dei ruoli e la concezione della famiglia tradizionali.
Fino al 1947 l’IPG versò complessivamente 1640 milioni di franchi. Contemporaneamente le eccedenze del Fondo centrale di compensazione raggiunsero i 1165 milioni di franchi. La maggior parte di questi mezzi avrebbe costituito, nel 1947, il capitale di partenza dell’AVS, il che favorì notevolmente la creazione della nuova assicurazione sociale. Fino alla sua riorganizzazione del 1958/61 l’IPG si finanziò con riserve proprie e contributi federali.
Literatur / Bibliographie / Bibliografia / References: Leimgruber Matthieu (2009), Schutz für Soldaten nicht für Mütter. Lohnausfallentschädigung für Dienstleitende und Sozialversicherungen in der Schweiz, in M. Leimgruber, M. Lengwiler (ed.), Umbruch an der ‚inneren Front‘. Krieg und Sozialpolitik in der Schweiz 1938–1948, 75–99, Zürich; HLS / DHS / DSS: Indennità per perdita di guadagno.
(12/2014)