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L'assicurazione malattie in cifre
Insieme alla previdenza per la vecchiaia (AVS e casse pensioni), l'assicurazione malattie obbligatoria è uno dei rami centrali del sistema di sicurezza sociale (G2). La sanità è uno dei settori chiave dell'azione delle collettività pubbliche in ambito sociale (G3).
All'inizio del 20° secolo, i lavoratori di sesso maschile costituiscono di gran lunga la maggioranza delle persone coperte da una cassa malati (G12). Con l'introduzione del sovvenzionamento federale delle casse nel 1914 e le misure adottate a livello cantonale e locale per assicurare l'affiliazione di fasce sempre più ampie della popolazione (i bambini e le bambine, le persone a basso reddito, in seguito l'insieme della popolazione adulta), le casse malati estendono progressivamente la loro copertura nel corso del 20° secolo. Nel 1960, una generazione prima dell'introduzione del principio dell'affiliazione obbligatoria all'assicurazione malattie (1994-1996), l'80 per cento della popolazione residente è già membro di una cassa.
Fino agli anni 1960, oltre 1000 casse malati di tutte le dimensioni sono attive in Svizzera (G13). Nonostante quest'estrema diversità, le casse maggiori svolgono da sempre un ruolo preponderante nell'estensione della copertura (G14). Fra le 1154 casse attive nel 1950, una dozzina conta oltre 100 000 membri e i loro effettivi cumulati rappresentano già quasi un terzo delle persone assicurate. Dagli anni 1960, in seguito a numerose fusioni di casse malati, il processo di concentrazione si intensifica. Nel 2010, cinque casse malati (sulle 86 ancora in attività) contano oltre 500 000 iscritti e coprono da sole la metà delle persone assicurate.
Grafici
G12 Persone affiliate a una cassa malati, per sesso e in % della popolazione, 1914-1960
G13 Casse malati riconosciute dalla Confederazione, 1914-2010
(12/2015)