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Ruth Dreifuss

Seconda donna a essere eletta al Consiglio federale, la socialista Ruth Dreifuss è a capo del Dipartimento federale dell'interno dalla sua elezione nel 1993 fino alle dimissioni nel 2002. Si occupa in particolare dell'introduzione della legge federale sull'assicurazione malattie (1994-1996), della 10a revisione  dell'AVS (1997) e dei preparativi per l'11a revisione. Si adopera inoltre a favore della messa a punto di un congedo di maternità federale.

Nata a San Gallo il 9 gennaio 1940, Ruth Dreifuss trasloca in seguito con la famiglia a Ginevra dove trascorre gli anni della scuola e ottiene un diploma commerciale. In parte per motivi finanziari, ma anche a causa della concezione tradizionalista del ruolo della donna, i genitori non incoraggiano la giovane Ruth a continuare gli studi all'Università. Dopo aver conseguito una formazione presso la Scuola di studi sociali di Ginevra, Ruth lavora come assistente sociale, il che la avvicina ai problemi legati alla povertà e all'emarginazione.

Nel 1965, all'età di venticinque anni, aderisce al Partito socialista svizzero e partecipa alla nascita della rivista di sinistra Domaine public.  Il suo interesse crescente per l'analisi economica e lo studio del funzionamento della società la spingono a seguire i corsi serali per ottenere la maturità e a iscriversi poi all’Università di Ginevra. Dopo la laurea in scienze economiche viene assunta come collaboratrice scientifica presso la Direzione dello sviluppo e della cooperazione del Dipartimento federale degli affari esteri, funzione che ricopre dal 1972 al 1981.

Alla fine degli anni 1960 milita contro la guerra in Vietnam, partecipa al movimento del '68 e si interessa alla situazione dei Paesi del Terzo mondo. Non mostra invece una particolare sensibilità per le lotte femministe. È tuttavia grazie alla mobilitazione femminista degli anni 1970, che critica la scarsa rappresentanza delle donne presso i sindacati, che l'Unione sindacale svizzera l’assume in qualità di primo segretario politico. In quanto tale è responsabile delle questioni relative al diritto del lavoro, alle assicurazioni sociali e alle donne. All'inizio degli anni 1980 si occupa in particolare della campagna per l'iniziativa lanciata dall'USS per l'introduzione di un congedo di maternità, iniziativa che viene però respinta a larghissima maggioranza nel 1984. Ruth Dreifuss lavora all'USS fino al 1993, anno in cui viene eletta al Consiglio federale.

In quell'anno alcune donne manifestano in piazza federale e per altri canali contro la mancata elezione della candidata ufficiale del Partito socialista svizzero, la ginevrina Christiane Brunner. Questa protesta femminista contribuisce in seguito all'elezione di Ruth Dreifuss, che diventa la seconda donna (dopo la radicale Elisabeth Kopp) e la prima socialista a far parte del Consiglio federale e la prima Presidente della Confederazione nel 1999.

Come capo del Dipartimento federale dell'interno Ruth Dreifuss si occupa di diverse revisioni nel settore delle assicurazioni sociali: tra il 1994 e il 1996 tratta l'introduzione della legge federale sull'assicurazione malattie (LAMal), per cui riceverà numerose critiche a causa soprattutto dell'aumento continuo dei premi e delle spese sanitarie. Nel 1995 mette in atto la 3a revisione dell'assicurazione invalidità e avvia i lavori per la 4a, adottata nel 2004, dopo la scadenza del suo mandato. La 10a revisione dell'AVS, entrata in vigore nel 1997, risponde a rivendicazioni da lei avanzate in passato nella sua veste di sindacalista, come l'introduzione di un sistema di rendite individuali meno dipendente dallo stato civile, di accrediti per compiti educativi nonché il sistema di splitting (calcolo della rendita sulla base della condivisione dei redditi conseguiti nel corso degli anni di matrimonio) e il miglioramento delle rendite vedovili. Durante il suo mandato viene però adottato anche l'aumento progressivo dell'età di pensionamento delle donne (da 62 a 63 anni nel 2001 e a 64 nel 2005). Ruth Dreifuss avvia i lavori parlamentari in vista dell'11a revisione dell'AVS che prevede tra l'altro un ulteriore aumento dell'età pensionabile delle donne. Nel corso del suo mandato di consigliera federale, si impegna a favore dell'introduzione di un congedo di maternità a livello federale. In questo intento è sostenuta da diversi comitati per l'assicurazione di maternità fondati in seguito allo sciopero delle donne del 1991, una mobilitazione femminista senza precedenti in Svizzera. Nel 1999 un primo progetto viene respinto con il 61 per cento dei voti ed è solo nel 2004, due anni dopo la scadenza del mandato della consigliera federale, che viene adottato un congedo di maternità federale. A differenza del progetto iniziale del 1999, soltanto le donne che svolgono un'attività lavorativa in Svizzera possono beneficiare di un congedo di maternità pagato: un'indennità giornaliera pari all'80 per cento del salario è accordata per le 14 settimane successive al parto.

Literatur / Bibliographie / Bibliografia / References: Fischli Isabella Maria, Dreifuss ist unser Name. Eine Politikerin, eine Familie, ein Land, Zürich, 2002; Kuntz Joëlle (Interview von), Ruth Dreifuss. Du social au politique, Plans Fixes (Videoaufnahme), 1125, Bern, 1995, http://www.plansfixes.ch; HLS / DHS / DSS: Dreifuss, Ruth.

(12/2014)