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Arnold Saxer

Per molti anni direttore dell'Ufficio federale delle assicurazioni sociali, Arnold Saxer (1896-1975) partecipa a una serie di tappe fondamentali per l'ampliamento e la riforma dello Stato sociale svizzero. 

Saxer studia all'Università di San Gallo (HSG), conseguendo il diploma di commercio e di insegnante in materie commerciali, e successivamente compie studi di diritto e scienze politiche presso le università di Berna e Zurigo, ottenendo il dottorato nel 1920. Negli anni 1920 e 1930 partecipa alle attività dell'Unione svizzera dei sindacati autonomi, di orientamento liberale, e per un’organizzazione padronale del settore del ricamo (Unione centrale svizzera della produzione semimeccanica di ricami). Parallelamente, intraprende la carriera politica nelle file del Partito radicale democratico (PRD), assumendo dapprima la carica di municipale della Città di San Gallo e, successivamente, quelle di membro del Gran Consiglio (dal 1924) e di consigliere nazionale (dal 1933).

Saxer appartiene all'ala moderata del PRD, favorevole a una politica sociale progressista. Su queste basi, nella sua funzione di consigliere nazionale redige tra l'altro una mozione per l'introduzione dell'AVS. Nel 1938 il Consiglio federale lo nomina direttore dell'Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS), incaricandolo in un primo tempo di svolgere uno studio di fattibilità sulla prevista assicurazione per la vecchiaia. Lo scoppio della Seconda Guerra mondiale causa la sospensione immediata dei lavori sul progetto e, ben presto, la ridefinizione delle priorità dell'UFAS. Già nell'inverno tra il 1939 e il 1940, Saxer è incaricato dell'ampliamento dell'assistenza in tempo di guerra e della rapida introduzione di un ordinamento delle indennità per perdita di salario e di guadagno; è inoltre responsabile della preparazione dell'articolo costituzionale per la protezione della famiglia. Nel 1944 il Consiglio federale dichiara prioritaria l'istituzione dell'AVS e la questione torna ad essere al centro delle attività di Saxer. Con il consigliere federale Walther Stampfli e altri due esperti dell'UFAS, il matematico Ernst Kaiser e il giurista Peter Binswanger, egli fa parte di quel gruppo di precursori che darà un'impronta decisiva alla legge sull'AVS. Saxer respinge il Piano Beveridge e altri modelli che propongono una previdenza per la vecchiaia a carattere fortemente statale nella quale sarebbero integrate le casse pensioni. Con Stampfli, privilegia invece un modello composto di due parti complementari: un'AVS ridotta al minimo, volta a garantire esclusivamente il fabbisogno vitale, e un sistema di casse pensioni autonomo. Dopo l'esito favorevole della votazione del 1947, negli anni 1950 Saxer si dedica all'ampliamento dell'AVS e alla concezione dell'assicurazione invalidità, che sarà introdotta nel 1960. Una volta ritiratosi dall'attività professionale, scrive un'opera storico-sistematica sull'evoluzione dello Stato sociale svizzero (Die soziale Sicherheit in der Schweiz), che viene pubblicata per la prima volta nel 1963 e successivamente riproposta in diverse edizioni e tradotta in francese e in inglese.

Literatur / Bibliographie / Bibliografia / References: Leimgruber, Matthieu (2008). Solidarity Without the State? Business and the Shaping of the Swiss Welfare State, 1890-2000, Cambridge. HLS / DHS / DSS: Saxer, Arnold.

(12/2014)