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Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS)

Il 19 dicembre 1912 il Parlamento diede il via libera all’istituzione dell’Ufficio federale delle assicurazioni sociali (UFAS). Primo «Ufficio federale» nella storia dell’Amministrazione centrale, l’UFAS avviò la sua attività all’inizio del 1913. Fino al 1954 fece parte del Dipartimento federale dell’economia pubblica (DFE) e, dal 1955, è aggregato al Dipartimento federale dell’interno (DFI).  In qualità di autorità federale preposta al settore della sicurezza sociale, l’UFAS è uno dei principali attori della politica sociale e ha il compito di preparare e attuare la legislazione in tale ambito, nonché di vigilare sulla maggioranza delle assicurazioni sociali e di coordinarle.

La storia dell’UFAS riflette quella dello Stato sociale svizzero. Se la costituzione dell’Ufficio federale avvenne innanzitutto sotto il segno dell’assicurazione contro le malattie e gli infortuni, dopo la Prima Guerra Mondiale l’UFAS si occupò in primis della pianificazione dell’AVS. A seguito del fallimento della «Lex Schulthess» (1931), il Consiglio federale vagliò l’idea di sciogliere l’UFAS e affidarne i compiti ad un altro ufficio. La scartò però rapidamente e, nel 1938, nominò Arnold Saxer nuovo direttore. Saxer guidò l’Ufficio fino al 1961 e, per quasi un quarto di secolo, ne fu la figura trainante. Durante la Seconda Guerra Mondiale all’UFAS venne aggregato l’Ufficio federale per l’assistenza in tempo di guerra.

A partire dal 1942 e nell’immediato Dopoguerra l’Ufficio federale si occupò soprattutto della preparazione e introduzione dell’AVS, ma presto le sue competenze si estero all’ordinamento sulle indennità di perdita di guadagno e agli assegni familiari nell’agricoltura. Dal 1949, inoltre, negoziò con diversi Stati convenzioni di sicurezza sociale e diresse i lavori che, nel 1960, portarono all’introduzione dell’assicurazione invalidità. Con il passare degli anni, infine, crebbe l’importanza del suo ruolo di rappresentante della Svizzera in seno ad organizzazioni internazionali che affrontano questioni di politica sociale (p. es. l’Organizzazione internazionale del Lavoro, OIL).

Gli anni tra il 1965 e il 1985 trascorsero all’insegna dello sviluppo e del consolidamento della previdenza per la vecchiaia, dell’attuazione del sistema dei tre pilastri (1972), dell’introduzione della previdenza professionale obbligatoria (1985), del riordino dell’assicurazione contro gli infortuni (1984), ma anche del fallimento delle riforme in materia di assicurazione malattie (1974 e 1987). Dopo il 1990 l’UFAS concorse a riavviare riforme importanti arenatesi da tempo: l’assicurazione malattie obbligatoria (1994), l’introduzione dell’assicurazione per la maternità (2004), l’armonizzazione degli assegni familiari (2006) e il consolidamento dell’assicurazione per l’invalidità (2006).

Il graduale ampliamento dei compiti rese necessario aumentare il numero dei collaboratori, che da 20 nel 1938 passarono a 218 (67 dei quali donne) cinquant’anni dopo. Oggi (2012) l’UFAS impiega 330 persone (140 a tempo pieno e 190 a tempo parziale; 55% donne). Anche la sede dell’UFAS è cambiata diverse volte in seguito alle crescenti esigenze di spazio: nel 1913 l’Ufficio occupò provvisoriamente i locali della Banca nazionale a Berna e, dal 1915 al 1924, quelli che più tardi furono la sede del quotidiano «Bund» alla Effingerstrasse. Dopo una breve parentesi nei locali dell’Ufficio federale dell’industria, delle arti e mestieri e del lavoro (UFIAML), nel 1934 l’UFAS si trasferì al numero civico 33 della Effingerstrasse, da dove nel 2000 ha traslocato di nuovo per stabilirsi nella palazzina sul lato opposto della strada (Effingerstrasse 20).

Fino agli anni 1990 i compiti dell’Ufficio sono aumentati di pari passo con lo sviluppo dello Stato sociale. Negli ultimi anni, tuttavia, alcune competenze sono state trasferite per la prima volta ad altri uffici: nel 2004 l’assicurazione contro le malattie e gli infortuni è stata ceduta all’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e, nel 2012, la vigilanza sulla previdenza professionale è passata alla neocostituita Commissione di alta vigilanza della previdenza professionale (CAV PP).

Literatur / Bibliographie / Bibliografia / References: Bundesamt für Sozialversicherungen (1988), Geschichte, Aufgaben und Organisation des Bundesamtes fürs Sozialversicherung (Sonderdruck aus der Zeitschrift für die Ausgleichskassen, 1988, Nr. 7–9), Bern.

(12/2014)